
Qui da noi si dice “Agosto rinfresca il bosco” e, anche quest’anno, il fresco e la pioggia sono arrivati a dare un po’ di tregua in questa estate torrida.
Il problema vero è che, in prospettiva, il caldo degli scorsi mesi rispecchia un trend con il quale dovremo sempre più fare i conti …
L’argomento comprensibilmente più discusso della stagione è il surriscaldamento globale. Di certo non si tratta di una novità, soprattutto per chi da tempo si preoccupa dell’influenza dell’attività umana sui cambiamenti climatici. Le prossime estati saranno sempre più calde, è ormai evidente, e questo fenomeno non risparmia di certo l’arco alpino.
Per chi come noi svolge con consapevolezza un lavoro che ha potenzialmente un grande impatto sul pianeta sia direttamente (processo costruttivo) sia indirettamente (benessere delle persone), una delle maggiori sfide dell’edilizia è assicurare un comfort termico costante, a fronte di un impatto ambientale estremamente ridotto.
Nell’ambito dell’edilizia tradizionale, prevalente in termini numerici, le tematiche dell’efficienza energetica e del benessere abitativo hanno lungamente fatto fatica a trovare la giusta collocazione in fase di progettazione; l’esperienza di ambienti così realizzati ne esce quindi fortemente penalizzata.
In prospettiva il tema del raffrescamento delle abitazioni acquisirà una rilevanza sempre crescente, mentre si potrà notare una progressiva diminuzione della necessità di riscaldare gli ambienti. Da non trascurare anche che l’esposizione ad alte temperature di un edificio realizzato con una stratigrafia inadeguata causerà un’accelerazione del deterioramento dei componenti edilizi e in generale farà diminuire il tempo di vita dell’abitazione.
La soluzione? Una casa a prova di caldo.
La costruzione Alpenos è realizzata in x-lam , materiale naturalmente più salubre e dalle prestazioni energetiche superiori, certificabile CasaClima ed ARCA, e nasce progettata per contrastare gli sbalzi termici e di umidità. A completamento di queste caratteristiche di base, già connaturate alla selezione dei materiali e del sistema costruttivo, mettiamo sul piatto tutte le soluzioni più performanti per l’ottimizzazione del comfort termico indoor.
Le soluzioni della casa in legno Alpenos:
È fondamentale che l’involucro dell’edificio abbia delle buone proprietà isolanti per contrastare il variare delle temperature e il legno svolge questa funzione in modo ottimale.
Sono note le proprietà del Sistema a Cappotto in inverno ma non trascurabili sono i suoi benefici nel periodo estivo: oltre a beneficiare di una riduzione del consumo di energia, l’impiego del cappotto influisce direttamente sul comfort degli ambienti. Il numero di ore annuali con temperatura interna sopra i 25° C può essere ridotto fino al 75%. Anche le forti manifestazioni atmosferiche possono danneggiare l’involucro dell’edificio ma con un cappotto di qualità non vi è alcun rischio.
Le dispersioni termiche negli edifici sono costose, perché incidono sul consumo di riserve naturali e fanno aumentare la percentuale di inquinanti immessi nell’atmosfera. La percentuale di energia per il riscaldamento e il raffrescamento degli immobili è pari a due terzi del consumo energetico globale. Con l’isolamento a cappotto è possibile intervenire in modo rilevante riducendo le dispersioni degli edifici e quindi anche i consumi.
Tra le strategie di raffrescamento passivo, rientra di diritto anche la dotazione dell’edificio di un sistema di protezione solare (mobile o fisso). Parliamo di finestre: non solo è importante stabilire la quantità, le dimensioni e l’orientamento delle superfici trasparenti nella nostra struttura, ma risulta fondamentale controllare la radiazione diretta estiva. Considerando che la Commissione UE si è impegnata a diminuire del 18% il consumo di energia per il riscaldamento e il raffreddamento degli edifici entro il 2030, è facile comprendere come alcuni accorgimenti di progettazione possano contribuire al conseguimento dell’obiettivo. Un esempio? Se il 75% delle finestre fosse installato con una schermatura solare dinamica, il risparmio energetico potrebbe ammontare al 19%.
La schermatura solare delle finestre può mantenere oltre il 90% del calore all’esterno dell’abitazione riducendo quindi sensibilmente l’utilizzo di aria condizionata.
Le aree rurali sono colpite in maniera minore rispetto alle città dall’aumento delle temperature, grazie alla presenza di una maggiore quantità di spazi verdi. Nelle città, invece, è presente una quota ridotta di territorio destinato a piante e terreno permeabile che non consente una buona dispersione del calore. Questo provoca un notevole aumento della temperatura dell’aria, cosa che non accade in un’area rurale.
Molto utile per la dispersione del calore è sicuramente l’impiego nelle strutture di facciate o tetti verdi: questo permette di diminuire la temperatura superficiale dell’edificio offrendo anche un buon raffreddamento dell’ambiente interno.
In conclusione, il tema del raffrescamento degli edifici acquisirà in futuro sempre una maggiore importanza e diventerà una variabile importante da valutare in fase di progettazione così da non dover poi correggere il tiro mediante la sola installazione di costosi, insalubri ed energeticamente dispendiosi impianti di aria condizionata.
Scegli di costruire una casa a prova di caldo. Scegli di costruire con Alpenos.