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    Qualità dell'aria indoor: cosa respiriamo al chiuso?

    La qualità dell’aria indoor ha un grande influsso sulla salute di chi frequenta o vive spazi chiusi ed è influenzata da molti fattori, fra cui i materiali edilizi impiegati

    Cos’è la Qualità dell’Aria Indoor

    In edilizia si sente spesso parlare di Qualità dell’Aria Indoor (o IAQ, ovvero Indoor Air Quality) e anche all’interno dell’ultima edizione della fiera Klimahouse di Bolzano (quella digitale del 2021), sui tavoli tecnici si è dedicato ampio spazio a questa tematica. Questo parametro fa riferimento all’aria che si respira in ambienti confinati quali abitazioni, strutture comunitarie (scuole, ospedali), edifici aperti al pubblico (alberghi e ristoranti) e mezzi di trasporto.

    La Qualità dell’Aria Indoor è un fattore fondamentale, di cui tenere conto al momento di progettare una casa o un qualsiasi altro edificio, perché da essa dipende la salute di chi questo luogo lo vive o lo frequenta.

    Alpenos, utilizzando l’x-lam come materiale di costruzione primario (pannelli realizzati senza formaldeide), ha evidentemente scelto di dare priorità alla salubrità delle proprie costruzioni. I materiali e le tecnologie sperimentate e consolidate nel tempo garantiscono ai clienti una qualità dell’aria ottimale nelle proprie realizzazioni.

    Tra queste soluzioni, l’impiego del legno come materiale edilizio è di sicuro la più importante, per motivi che vedremo a breve. Ma prima di indagare la salubrità del legno, ecco un breve excursus relativo alla qualità dell’aria e all’inquinamento indoor.

    Vuoi saperne di più su case ed edifici in legno? Qui trovi le nostre domande alle risposte più frequenti!

    Qualità dell’Aria Indoor: da cosa dipende?

    La qualità dell’aria di un edificio dipende da molteplici fattori. Tra questi i principali sono:

    Inquinamento chimico

    Tra i principali fattori in grado di inficiare la Qualità dell’Aria Indoor ci sono senza dubbio i numerosi inquinanti chimici che si possono rilevare in ambienti chiusi. Questi provengono in parte dall’esterno, in condizioni di inquinamento importante, e in parte dall’interno. Ed è soprattutto su questi ultimi, come vedremo, che è possibile agire.

    Gli inquinanti interni possono essere di varia natura e provenire da numerose fonti. Tra questi, banalmente, rientra anche l’anidride carbonica che viene prodotta nel corso della respirazione. Ma la maggior parte proviene dai materiali che sono stati impiegati per costruire l’edificio e realizzare le finiture o dagli oggetti che vi sono contenuti.

    Tra i principali indiziati dell’inquinamento indoor troviamo i Composti Volatili, o COV, tra i quali rientrano sostanze potenzialmente nocive come benzene e formaldeide. Queste molecole derivano in genere dai materiali comunemente utilizzati in edilizia o per la realizzazione di soprammobili, così come anche da vernici e detergenti.

    Inquinamento biologico

    A incidere sulla qualità dell’aria in casa e negli ambienti chiusi sono anche materiali di origine biologica come acari, pollini, muffe, spore fungine, batteri e parassiti di vario genere. Alcuni, come il “celebre” batterio della legionella che si annida negli impianti idrici e di condizionamento, possono anche costituire un serio rischio per la salute umana.

    Umidità e temperatura

    Le condizioni ambientali giocano un ruolo chiave nel determinare la salubrità degli ambienti al chiuso. Un’umidità eccessiva può causare il proliferare di muffe, parassiti e batteri, mentre un’eccessiva secchezza può nuocere a occhi e mucose. Il valore di umidità ottimale è compreso fra il 50% e il 60%. Anche le temperature possono risultare deleterie per quanto riguarda la qualità dell’aria.

    Ventilazione e filtrazione

    Uno dei mantra di questi due anni di pandemia è stato: “aerare bene gli ambienti”. E, in effetti, un motivo c’è: la ventilazione impedisce il ristagno dell’aria e l’accumularsi delle sopracitate sostanze tossiche.

    Uno dei modi migliori per garantire il ricambio d’aria consiste banalmente nell’aprire le finestre e arieggiare. Come contro, però, in questo modo si rischia di “intralciare” il lavoro dell’impianto termico e di condizionamento, raffreddando gli ambienti nei periodi freddi o facendo entrare il caldo in estate, a discapito dell’efficienza energetica e del comfort ambientale.

    Una buona soluzione consiste allora in un sistema di ventilazione continua, che assicuri un buon ricambio d’aria, possibilmente abbinato a un sistema di filtrazione efficiente per trattenere le sostanze nocive. In questo caso, è però importante effettuare una corretta e puntuale manutenzione di questi impianti, per garantirne il corretto funzionamento.

    Inquinamento dell’Aria Indoor: rischi per la salute

    Tra i rischi connessi a una scarsa qualità dell’aria in ambienti chiusi troviamo le “semplici” allergie, ma anche patologie potenzialmente molto pericolose, come ad esempio asma o infezioni fungine e batteriche.

    Alcuni inquinanti, fra i quali in particolare determinati Composti Volatili, sono inoltre sotto esame per il loro potenziale cancerogeno, in alcuni casi accertato, in altri in fase di studio.

    Chi è toccato dal problema?

    A questa domanda, la risposta è molto semplice: tutti quanti. La Qualità dell’Aria Indoor riguarda innanzitutto le case, e quindi le famiglie che le abitano. Ma riguarda anche i bambini che trascorrono la maggior parte del loro tempo all’interno di scuole che non sempre sono costruite tenendo conto della salubrità degli ambienti, o ancora gli ospiti di strutture ricettive, così come i lavoratori che ogni giorno si chiudono negli uffici o gli utenti delle strutture di pubblica utilità.

    Cosa si può fare per migliorare la Qualità dell’Aria Indoor?

    Esistono linee guida ben precise – ad esempio quelle fornite dall’OMS – in materia di Qualità dell’Aria Indoor, così come standard condivisi per quanto riguarda inquinanti, umidità e ventilazione.

    In linea generale, comunque, per garantire che l’aria all’interno di un edificio sia di buona qualità ci si può attenere ad alcuni semplici accorgimenti, facilmente desumibili da quanto detto finora.

    Garantire una corretta ventilazione e filtrazione dell’aria e regolare umidità e temperatura degli ambienti aiuta enormemente a tenere sotto controllo l’inquinamento indoor. Non per niente, di base gli edifici costruiti da Alpenos sono dotati di sistemi di Ventilazione Meccanica Controllata (VMC) e sono progettati in modo da garantire livelli di umidità ottimali.

    Se però sono i materiali di partenza con cui è costruito un edificio, a essere “problematici”, c’è ben poco da fare: bisognerà convivere nel tempo con gli inquinanti rilasciati e non si potrà fare altro che tamponare la situazione.

    L’utilizzo di materiali di costruzione e di vernici che rilasciano sostanze volatili tossiche compromette insomma la qualità dell’aria in maniera irrimediabile, con i connessi rischi per la salute. La vera soluzione, quando possibile, consiste nel risolvere il problema alla radice, selezionando materiali edili che non siano nocivi per la salute umana.

    ll legno: un materiale salubre

    Noi di Alpenos siamo specializzati nella realizzazione di case e di edifici in legno. I motivi di questa scelta sono tanti, e hanno a che fare con l’ecosostenibilità di questo materiale, con la sua efficienza, ma anche con la sua salubrità.

    Al contrario di altri materiali ampiamente utilizzati in edilizia, come ad esempio il calcestruzzo, il legno di per sé non rilascia nel tempo volatili tossici. Certo, permane la questione dei collanti utilizzati in fase di costruzione, ma Alpenos ovvia al problema utilizzando solo pannelli in xlam realizzati con colle poliuretaniche prive di formaldeide e sostanze nocive.

    La scelta di materiali salubri abbinata all’installazione di impianti di ventilazione e filtrazione all’avanguardia rende le case e gli edifici Alpenos perfettamente sicuri dal punto di vista della qualità dell’aria respirata al loro interno.

    Ma non siamo solo noi a dirlo: Alpenos è Partner Certificato CasaClima e ha conseguito le certificazioni in ambito di sicurezza e qualità ambientale ISO 14001, ISO 9001 E ISO 45001. Se vuoi saperne di più sulle nostre certificazioni, qui trovi tutte le informazioni del caso.

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    Il caso: IC Mezzocorona – Scuola Media

    A testimonianza del fatto che la qualità dell’aria indoor sia un problema tanto dell’edilizia privata, che pubblica, riportiamo il caso della scuola media realizzata nel comune di Mezzocorona (TN). Questo progetto presentava numerose sfide, dato che l’edificio in questione, frequentato quotidianamente da ragazzi e insegnanti, doveva essere al contempo salubre ed energeticamente efficiente. Per realizzare la struttura sono stati impiegati oltre 3000 metri cubi di legno tra pareti e solai. I pannelli in CLT sono stati realizzati con legno proveniente da fonti gestite in maniera ecosostenibile e per le finiture sono stati selezionati materiali basso emissivi, con valori di Componenti Organici volatili minimi, al fine di rispettare lo standard di riferimento GEVE micode Testing Method e la direttiva 2004/42/CE. Questo ci ha consentito di realizzare un edificio pubblico su larga scala, senza però ricorrere a “scorciatoie” nella scelta dei materiali che avrebbero reso l’intervento magari più semplice, ma meno salubre per chi nella scuola trascorre una notevole parte del suo tempo.

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