
Progetto architettonico: Ing. Ciro Leonardelli
Ai margini del paese di Fai della Paganella, sfiorato da un bosco di conifere e con la maestosità delle Dolomiti di Brenta a fare da sfondo, sorge la Casa dei Trajeri, agriturismo biologico e biodinamico. Un sogno di ospitalità che nasce dalla visione orientata all’economia lenta e sostenibile in totale armonia con la natura.
Photo credits: R. Nerini
La porzione semi interrata è completamente realizzata in cemento armato e fa da basamento alla soprastante struttura in legno; questa si compone di due piani fuori terra completamente in legno, X-Lam per pareti e solai, lamellare di abete e larice per coperture poggioli e legni in struttura. Le parti in legno lamellare sono a vista e restituiscono il calore vibrante del legno, ricordando in parte l’architettura di questi luoghi.
Gli elementi in X-Lam sono invece rivestiti da cartongessi che ospitano gli impianti. L’intera struttura è rivestita da un cappotto di 16cm e presenta serramenti in legno. Il piano superiore è ulteriormente rivestito in legno di larice che infonde alla struttura una nota di familiarità. Tutto è pensato per dare il benvenuto al visitatore in un ambiente accogliente che racconti in ogni dettaglio la visione in totale armonia con la natura ed i suoi ritmi della famiglia che lo ha creato. Le divisorie che separano gli ambienti sono isolate acusticamente, così come i massetti, per conferire alle camere idoneo comfort interno.
L’edificio in legno sorge su un piano seminterrato in cemento armato e adibito a locali tecnici. I due piani fuori terra sono stati realizzati completamente in legno e ospitano invece le stanze destinate all’accoglienza degli ospiti nella parte esposta verso le campagne; verso il bosco trova collocazione l’abitazione patronale.
La superficie utile è di 690 mq disposta su tre livelli come sopra descritti. La differenziazione delle funzioni a cui sono adibiti i vari locali riflette la distribuzione degli spazi interni ed esterni creando per l’ospite un’area a lui dedicata completamente separata dall’abitazione della famiglia proprietaria. Sono presenti due scale interne e la parte ad agritur è servita da un montacarichi.
Fatto salvo per il basamento, creato in cemento armato, tutta la costruzione è stata realizzata da noi: il legno è infatti il materiale utilizzato per le pareti, i solai, i poggioli e per la copertura. Quest’ultima ospita impianti tecnici per la produzione di energia elettrica (pannelli fotovoltaici) e acqua calda sanitaria per il completo soddisfacimento delle esigenze della struttura. Prevedere questi impianti in fase di definizione delle strutture ha permesso di limitare i passaggi in copertura, evitando potenziali ponti termici e limitando i punti critici in fase di realizzazione.
La sfida
In questo progetto abbiamo portato quel valore aggiunto misurabile con il metro dell’esperienza nel costruire e della conoscenza dei luoghi. Questo, condito con la tenacia della committenza che ha voluto fortemente questo edificio, superando anche situazioni particolarmente avverse quali un incendio e la pandemia da Covid19, hanno portato ad un risultato di eccellenza impreziosito dalla scelta del legno come materiale principe per la costruzione.